Sulle pensioni di agosto verranno accreditati i conguagli e le detrazioni e deduzioni fiscali, risultanti dal Modello 730/2024. Quali sono le voci più comuni?
Gli assegni pensionistici del mese di agosto 2024 saranno più ricchi grazie all’accredito dei rimborsi legati alla Dichiarazione dei Redditi presentata tramite Modello 730. Si tratta delle detrazioni riguardanti le spese affrontate nel 2023, come quelle sanitarie, scolastiche o relative ai Bonus edilizi.
I conguagli d’imposta a credito verranno pagati direttamente con la pensione, a partire da giovedì 1° agosto. Spetta, infatti, all’INPS, come sostituto d’imposta, provvedere al riconoscimento delle somme ai contribuenti, elaborate dall’Agenzia delle Entrate.
L’ammontare dei rimborsi varia in base alle spese dichiarate e può essere facilmente verificato tramite il cedolino dell’assegno del mese di agosto. Ma quali sono le voci che possono essere detratte con il Modello 730? Scopriamolo.
Riconoscimento detrazioni e deduzioni: a quanto ammontano i rimborsi?
I contribuenti affetti da invalidità possono detrarre la maggior parte delle spese sanitarie e assistenziali, nella misura del 19%. Vi rientrano, i costi per l’assistenza svolta da personale qualificato (ad esempio, infermieri, fisioterapisti, logopedisti), per l’acquisto di ausili tecnici e informatici (come sedie a rotelle, sollevatori, protesi) e per le visite mediche, gli esami diagnostici e le terapie specifiche.
Per beneficiare delle detrazioni, è essenziale che le spese siano adeguatamente documentate tramite fatture e scontrini.
Ci sono, poi, le deduzioni d’imposta che possono essere richieste per le spese legate alla disabilità e l’invalidità personale o per i familiari a carico, grazie alle quali si può ridurre l’imponibile fiscale e risparmiare sull’IRPEF. Tra le principali deduzioni rientrano:
- le spese mediche generiche e quelle di assistenza specifica, che sono deducibili al 100%, se documentate tramite fatture, ricevute fiscali, certificati medici;
- le spese per l’assistenza personale di soggetti non autosufficienti (non necessariamente disabili), come quelle relative a badanti e infermieri. Tali voci sono deducibili al 19%, entro una soglia massima di 2.100 euro, e per coloro che hanno un reddito non superiore a 40 mila euro;
- le spese per l’acquisto di ausili tecnici e informatici per garantire l’autosufficienza e l’integrazione dei disabili (come carrozzine e apparecchi per la comunicazione), nella misura del 19%;
- le spese per la ristrutturazione degli immobili, diretta all’abbattimento delle barriere architettoniche e all’adeguamento degli ambienti per incrementare l’autonomia dei disabili. In tal caso, la deduzione è del 50% delle spese sostenute, suddivise in 10 rate annuali;
- le spese per l’acquisto o la sostituzione di veicoli pensati per il trasporto di persone disabili, nella misura del 19%, entro una soglia massima di 18.075,99 euro.