Pupi Avati ha ricevuto una laurea honoris causa

Questo riconoscimento gli è stato attribuito per il suo impegno nello studio e nella promozione dell’opera e della figura di Dante Alighieri

L’Università degli Studi Roma Tre ha conferito una prestigiosa onorificenza a Pupi Avati, riconoscendogli la Laurea honoris causa in Italianistica. Questo riconoscimento gli è stato attribuito per il suo impegno nello studio e nella promozione dell’opera e della figura di Dante Alighieri, dimostrando un legame profondo con il sommo poeta che ha attraversato l’intera carriera del regista.

L’emozione di ritornare all’Università

Durante la cerimonia, Pupi Avati ha espresso grande emozione per questo riconoscimento, paragonandolo al suo primo approccio con l’università quando era giovane. La laurea honoris causa rappresenta per lui un ritorno simbolico ai tempi in cui aspirava a diventare dottore in scienze politiche, sottolineando come i percorsi di vita possano prendere direzioni inaspettate ma altrettanto ricche di soddisfazioni.

La lectio magistralis su Dante

Il punto culminante dell’evento è stata la lectio magistralis tenuta da Avati sul tema “Dante”. Il regista ha condiviso il frutto del suo lungo impegno nella ricerca sulla vita e sull’opera dantesca, che si è materializzato nel film “Dante” (2022) e nel romanzo “L’alta fantasia. Il viaggio di Boccaccio alla scoperta di Dante” (2021).

Pupi Avati
Pupi Avati | ANSA/FABIO FRUSTACI – Cityzen.it

Queste opere riflettono l’intensa dedizione di Avati allo studio della bibliografia dantesca e il suo dialogo costante con la comunità accademica.

Un narratore del medioevo

La capacità di Avati di raccontare il Medioevo attraverso ricostruzioni dettagliate emerge chiaramente già dal suo film “Magnificat” (1993). Questa competenza si unisce all’amore per Dante nell’offrire una visione complessiva che abbraccia tanto l’estetica quanto i contenuti profondamente umani delle sue narrazioni.

Una cerimonia prestigiosa

Alla cerimonia hanno partecipato figure importanti come Anna Maria Bernini, ministra dell’Università e della Ricerca, Massimiliano Smeriglio, Assessore alla Cultura del Comune di Roma, oltre a numerosi amici e ammiratori del regista. L’evento non solo celebra le realizzazioni individuali di Avati ma anche l’impegno continuativo dell’università nello studio dantesco.

L’eredità dantesca a Roma Tre

Roma Tre vanta una lunga tradizione negli studi su Dante Alighieri grazie alla presenza storica nel corpo docente di eminenti dantisti come Giorgio Petrocchi. La biblioteca umanistica dell’università conserva un prezioso fondo dedicato allo studio del poeta fiorentino ed è attiva nell’insegnamento dedicato alla filologia e critica dantesca. Inoltre, progetti specializzati come il Festival Dantesco dimostrano l’impegno dell’ateneo nella diffusione della cultura legata all’autore della Divina Commedia.

Proiezione speciale al Teatro Palladium

Un evento significativo sarà la proiezione del film “Dante” al Teatro Palladium il 5 maggio prossimo. In questa occasione Pupi Avati dialogherà direttamente con docenti e studenti su tematiche legate alla ricostruzione biografica ed artistica dello scrittore medievale. Le lezioni preparatorie offriranno agli studenti ulteriori spunti per approfondire lo studio di uno dei pilastri fondamentali della letteratura italiana ed europea.

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