Il Decreto Legislativo correttivo della riforma fiscale si prepara ad avere il via libera dal Governo. Scopriamo le novità previste in prima lettura.
Il 2024 è l’anno della riforma fiscale. Tanti Decreti Legislativi approvati e altri in fase di approvazione per modificare il panorama fiscale italiano. Già a fine 2023 erano state prese decisioni come l’attuazione della Riforma IRPEF e di misure relative alle imposte sui redditi.
La Legge 111/2023 composta da 23 articoli dovrà essere esercitata dal Governo entro 24 mesi a partire dall’entrata in vigore della Legge il 14 agosto 2023. Giorgia Meloni dopo l’approvazione della delega ha dichiarato di essere molto soddisfatta di questa riforma strutturale e organica che raccoglie misure per raggiungere l’obiettivo di sviluppo e crescita dell’Italia atteso da 50 anni. Un Fisco più giusto, meno tasse per i cittadini, stipendi più alti, procedimento più semplici e veloci.
Una vera rivoluzione tra Fisco, cittadini e imprese messa in atto con svariati decreti attuativi. Tra gli interventi più noti il passaggio a tre aliquote IRPEF, la tassazione agevolata su straordinari, tredicesima e premi di produttività, misura ordinaria dell’aliquota del 24% per l’IRES con riduzione dell’aliquota sulla parte di reddito impiegata in investimenti. La riforma ha previsto anche la rateizzazione di acconti e saldi IRPEF nonché la revisione della disciplina IVA.
In approvazione oggi 20 giugno, il DL correttivo della riforma fiscale stabilisce – in prima lettura – la possibilità di accedere al modello 730 precompilato da parte delle associazioni tra professionisti e delle Stp fino ad ora escluse. Definisce il calendario fiscale riformato 2024 e le scadenze per il software dedicato ai forfettari per il concordato preventivo biennale di cui si sta parlando molto in questi giorni (e che sta ricevendo molte critiche). La misura vuole favorire l’adempimento spontaneo degli obblighi dichiarativi.
Un riferimento anche alle dichiarazioni dei redditi da trasmettere entro il 31 ottobre e la voluntary domestica con certificazione del rischio fiscale per i soggetti in adempimento collaborativo. Nel DL si trovano anche le nuove regole degli acconti riformulati in seguito all’adesione al concordato preventivo biennale. Una volta che il provvedimento sarà approvato dal Governo verrà esaminato e approvato dalle Commissioni parlamentari entro 30 giorni.
Durante questo periodo di tempo verranno inserire valutazioni e indicazioni su come perfezionare il redditometro che, ricordiamo, sarebbe dovuto essere riattivato a maggio ma fermato subito dalla Premier dopo aver compreso come il sistema debba essere migliorato per impedire che i cittadini abbiano un Grande Fratello che spia ogni loro mossa.
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