Il Governo è a lavoro per definire le nuove regole di calcolo ISEE che dovrebbero migliorare la struttura dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente.
La Riforma ISEE è ancora in fase di discussione. Il Ministero del Lavoro e il Ministero dell’Economia stanno focalizzando l’attenzione sui cambiamenti da apportare la calcolo della situazione reddituale e patrimoniale delle famiglie italiane.
C’è l’esigenza di rivedere le regole di calcolo dell’ISEE per permettere alle famiglie italiane di accedere ad un maggior numero di Bonus e agevolazioni. L’Indicatore della Situazione Economica Equivalente dovrebbe descrivere il quadro patrimoniale e reddituale dei nuclei familiari in modo tale da capire di quali e quanti aiuti necessitano. Ma sono state rilevate delle criticità sul modello attuale di calcolo.
Di conseguenza si è avvertita la necessità di modificare il sistema per semplificare il conteggio e aiutare le famiglie eliminando gli effetti negativi legati a norme obsolete. Si vuole arrivare, dunque, a riflettere in maniera ancora più precisa la reale situazione economica delle famiglie italiane ma siamo sicuri che non si saranno brutte sorprese per gli italiani? Il sospetto è d’obbligo considerando che i cittadini più che alla carota sono abituati al bastone.
Ad oggi incluso nel calcolo dell’ISEE c’è l’Assegno Unico Universale, l’aiuto economico per le famiglie con figli a carico che, però, è esente dall’IRPEF. Per quale motivo si conteggia facendo aumentare il valore dell’Indicatore e riducendo, quindi, i vantaggi per i nuclei familiari? L’idea del Governo è di escludere l’AUU dall’ISEE in modo tale da abbassare il valore ed evitare penalizzazioni per i percettori dell’agevolazione. Ribadiamo che è solo un’idea, non c’è nulla di ufficiale al momento.
Tra le novità della Riforma la revisione della valorizzazione della prima casa nel calcolo patrimoniale dell’ISEE allo scopo di ridurne il peso e abbassare il valore dell’Indicatore. Considerando che tantissime famiglie pagano un mutuo salato per la prima casa, sarebbe giusto ridurre il peso dell’immobile nel conteggio affinché il quadro della situazione economica sia più preciso e garantisca ai cittadini l’accesso a più aiuti economici. Infine c’è la questione dei Titoli di Stato e dei Buoni Fruttiferi di Poste Italiane.
La Legge di Bilancio 2024 ha stabilito l’esclusione di ogni strumento di risparmio garantito dallo Stato italiano entro i 50 mila euro dal conteggio dell’ISEE. Fino a quando non sarà pubblicato il Decreto attuativo che permette le modifiche dello strumento, però, l’INPS continuerà ad inserire Titoli di Stato e Buoni Fruttiferi nella Dichiarazione Sostitutiva Unica.
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