Rimborso sulle bollette, l’ente restituisce i soldi: controlla se ti spettano

Il problema delle bollette troppo alte sta diventando cronico, ma ciò non significa che non possa essere risolto, anche dai cittadini.

L’energia è aumentata moltissimo e così milioni di famiglie e imprese stanno dilapidando stipendi e risparmi per pagare le bollette.

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Molti hanno ricevuto bollette troppo alte per errore e possono ottenere il rimborso – Cityzen.it

È anche vero, purtroppo, che alcune aziende di fornitura non si stanno comportando in maniera trasparente coi consumatori, e ciò ha aumentato disagi e problemi.

Ad oggi si sa che sono state avviate da varie associazioni per consumatori numerose azioni contro Enel Energia (ma non solo), a causa di aumenti ingiustificati in bolletta. Ecco che tutti i cittadini possono contribuire per fare giustizia.

Hai ricevuto bollette troppo alte? Attenzione al dettaglio, ti spettano tanti soldi indietro

È notizia recente riguardo all’avvio, da parte dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Agcm), di un’istruttoria nei confronti di Enel Energia. Lo scopo è quello di capire se l’azienda di fornitura abbia agito in modo scorretto verso i suoi clienti.

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Troppi utenti hanno ricevuto bollette quintuplicate, ed è scattata l’indagine – Cityzen.it

L’indagine è partita dopo che centinaia di persone avevano denunciato alle associazioni dei consumatori aumenti spropositati in bolletta, prezzi anche quintuplicati. L’alto numero di segnalazioni ha insospettito le associazioni e sembra che la causa di questi aumenti “pazzi” sia dovuta a una pratica commerciale scorretta.

Sembra che Enel Energia non abbia provveduto – o l’abbia fatto in modo poco trasparente – a comunicare il rinnovo unilaterale delle condizioni contrattuali, condizioni che avrebbero portato agli aumenti ma dalle quali i clienti potevano recedere, come da normativa. Le comunicazioni oggetto delle indagini sono quelle relative al periodo ottobre 2023-gennaio 2024.

Se un’azienda comunica la variazione, deve farlo almeno 3 mesi prima dell’attuazione delle nuove disposizioni, in modo che l’utente possa recedere dal contratto senza penali e passare magari ad altro fornitore che offre condizioni/tariffe più convenienti.

Al momento si sa che forse Enel Energia avrebbe inviato le comunicazioni in modo poco chiaro, ad esempio via email (magari finite nella casella spam oppure simili a pubblicità che i clienti hanno quindi ignorato), o che non le abbia inviate affatto. Naturalmente l’azienda Enel Energia ha ribattuto, e nega le accuse: ha fatto sapere di aver agito secondo le normative vigenti.

Se però le indagini portassero alla conferma di una pratica commerciale scorretta, gli utenti avrebbero il diritto di ottenere un rimborso di quanto pagato in eccesso. L’unico modo per capire se si rientra nei contratti oggetto del contendere è di controllare attentamente le ultime bollette e/o eventuali mail ignorate. Chi teme di aver subito un torto non dovrà fare altro che rivolgersi alle associazioni per consumatori e attendere l’esito delle indagini.