Suggeriamo una soluzione economica per rinfrescare casa senza spendere migliaia di euro in condizionatori. Basteranno venti euro.
Troppo caldo in casa ma non avete soldi né opportunità di installare un impianto di climatizzazione? Non disperate, c’è un escamotage dal costo basso che è l’alternativa perfetta tra ventilatore e condizionatore.
Alte temperature fuori casa significa vivere in un forno tra le mura domestiche. Nonostante le finestre aperte non circola l’aria oppure l’unica brezza che entra è talmente rovente da confondere i pensieri e togliere il respiro. E siamo solo all’inizio, agosto solitamente è il mese più caldo dell’anno. Stiamo vivendo un assaggio di ciò che potrebbe essere, come superare e sopportate tutto questo?
Se di giorno i fortunati possono andare al mare o in piscina per cercare refrigerio, la notte può diventare un vero e proprio incubo. Bisogna correre ai ripari ma non tutti hanno modo di installare i condizionatori. In più questi apparecchi consumano molto e possono essere dannosi per la salute se utilizzati malamente. Serve una soluzione diversa, più conveniente secondo più punti di vista. Fortunatamente c’è, si chiama raffrescatore d’aria o climatizzatore ad evaporazione.
Perché comprare un raffrescatore d’aria
Iniziamo dal primo vantaggio, il costo. Si va da un minimo di 20 euro ad un massimo di 450 euro per un top di gamma. Parliamo di marche note come Beko, De’Longhi e Domo. Suggeriamo di non scendere, però, sotto i 50 euro per acquistare un apparecchio che funzioni realmente. Il secondo vantaggio è che a differenza del ventilatore che sposta aria calda, il raffrescatore grazie al raffreddamento per evaporazione dell’acqua diffonde aria fresca nell’ambiente.
In più questa soluzione non chiede di fare buchi nel muro o nelle finestre né di installare tubi. Offre anche un risparmio dei consumi. L’energia richiesta è di 100 o al massimo 200 W contro i 1.500/2.500 di un condizionatore. Per scegliere il modello più efficiente occorre considerare la grandezza della stanza da raffreddare e il numero di persone all’interno. Per 20 metri quadrati e due persone servirà un raffrescatore di portata minima di 75 m³/h mentre per 30 metri quadri e quattro persone ne serviranno 300 di m³/h.
Importante anche la scelta del serbatoio, va dai 2 ai 15 litri fino a 30 per modelli top di gamma, e della rumorosità dell’apparecchio. Anche l’autonomia è un dato da considerare nella scelta del raffrescatore. De’Longhi, ad esempio, indica sei ore per EV250 con serbatoio da 4,5 litri. Infine, tra i vantaggi di questa soluzione c’è la modalità notte con programmazione di intervalli di funzionamento, l’attivazione automatica della ventilazione e la gestione con un telecomando.