Riscaldare il cibo con il microonde direttamente nei contenitori di plastica è molto rischioso per la salute. I medici spiegano perché bisognerebbe interrompere questa abitudine.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato che la quantità di microplastiche che ingeriamo quotidianamente è troppo elevata. Alcuni studi hanno dimostrato che è come se ingerissimo, ogni settimana, una carta di credito, del peso di 5 grammi.
Le microplastiche sono contenute, purtroppo, in molti alimenti e bevande e sono altamente dannose per l’organismo. Recentemente, uno studio coordinato dall’Università Statale di Milano, in collaborazione con l’Università di Milano-Bicocca e svolto presso EOS, ha constatato che anche i contenitori di plastica per alimenti, se riscaldati nel microonde, possono rilasciare microplastiche che potrebbero essere ingerite.
L’azienda EOS, tramite la tecnologia “SPES”, un sistema innovativo che consente di classificare le nano e micro particelle in modo molto accurato, ha scoperto che il riscaldamento favorisce la formazione di nano e micro-sfere di plastica. Questo esperimento risulta molto utile per verificare cosa succede durante il riscaldamento del cibo.
Attenzione alle microplastiche rilasciate dai contenitori alimentari in microonde: l’allerta degli scienziati
In seguito a una serie di controlli, gli scienziati hanno accertato che se si riscalda acqua pura nei contenitori alimentari, vengono rilasciate nano e microsfere dello stesso materiale di cui è formato il contenitore; nel caso della plastica, viene liberato il polipropilene, un materiale biocompatibile che fonde tra i 90 e i 110 gradi.
In pratica, quando l’acqua bolle, una quantità di polipropilene si fonde e, poi, solidifica di nuovo in acqua. Si tratta dello stesso procedimento utilizzato per produrre nanosfere di prodotti polimerici, impiegate nella maggior parte delle aziende del settore cosmetico o nella costruzione di materiali innovativi.
Per evitare il rilascio di microplastiche, i produttori consigliano di non portare i contenitori alimentari a una temperatura superiore ai 90 gradi, oppure di non riscaldarli in microonde per un periodo eccessivamente lungo. Anche Tiziano Sanvito, il direttore e co-fondatore di EOS, ha evidenziato che se si seguono questi accorgimenti, è possibile scongiurare gli effetti dannosi sulla salute.
In conclusione, mettere la plastica nel microonde non è consigliabile, anche se non è sempre pericoloso, perché basta stare attenti a non alzare eccessivamente la temperatura mentre si riscalda il cibo. Senza dubbio, sarebbe preferibile utilizzare contenitori creati appositamente per il forno, fatti di materiali appositi, in modo tale da annientare il rischio di rilascio di nano e microplastiche, che potrebbero contaminare il cibo ed essere ingerite.