Roberta Bruzzone, avete mai visto com’era prima? Proprio una nota giornalista ha deciso di smascherarla sui social.
Una delle donne che ha avuto un impatto mediatico notevole per via del suo carisma, la sua professionalità e il suo enorme impegno nel cercare di dare un contributo essenziale sui temi cari, ormai, alla società e alla cronaca nera: stiamo parlando di lei, Roberta. Nel corso della sua carriera, ha fatto parlare parecchio di sé ed è stata ospitata in diverse trasmissioni per parlare di alcuni fatti di cronaca nera che l’hanno resa nota al pubblico. Ma avete visto com’era prima la dottoressa Bruzzone?
Originaria della provincia di Savona, Roberta Bruzzone è una donna molto professionale e preparata. Circa i suoi studi, la donna si è laureata con 110 e lode in Psicologia Clinica per proseguire con Psicopatologia Forense presso l’Università di Genova, e proseguire la sua formazione in America e all’estero. Sin da bambina, Roberta è stata sempre molto curiosa e amava i luoghi misteriosi e abbandonati tanto che, in una intervista rilasciata a Io e te ha confessato: “Invece che avere paura dell’uomo nero, io lo andavo cercare“.
La popolarità di Roberta Bruzzone avviene con il caso di cronaca nera relativo al delitto di Avetrana e della povera Sarah Scazzi, diventando consulente della difesa di Michele Misseri. Prima di questo fatto di cronaca, si era occupata di diversi casi tra cui la strage di Erba (Como). Aveva condotto diversi programmi di successo come La scena del crimine e di Donne Mortali trasmesso su Real Time. La donna, inoltre, ha suscitato molta curiosità proprio con la sua posizione di criminologa e di scrittrice di diversi libri, tra cui Manuale di Criminologia Clinica, Chi è l’assassino. Diario di una criminologa, State of Floride vs. Enrico Forti – il grande abbaglio e Io non ci sto più.
La bella criminologa oggi si presenta come una donna sicura di sé, bella e affascinante. In molti, però, sono sempre stati curiosi di conoscere i personaggi prima del successo e prima dei ritocchini estetici ai quali si sono sottoposti.
Nel 2015, però, la donna aveva avuto uno scontro con la bella Selvaggia Lucarelli che aveva deciso di smascherarla con una foto di Riberta Bruzzone prima della chirurgia (10 anni prima per la precisione).
La Lucarelli aveva scritto: “Rispondo mostrando una foto di lei 10 anni fa. Io sarò un cesso, ma il mio codice genetico l’ho accettato. Lei un po’ meno. Per capire se quella nella foto è la Bruzzone devono fare il riconoscimento i parenti come per le salme all’obitorio, tanto per rimanere in tema criminologia”.
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