Rottamazione Quater, i contribuenti non pagano le rate: ora non c’è più scampo

I debitori che hanno aderito alla Rottamazione Quater nel 2023 non stanno pagando le rate richieste. Cosa accadrà ora?

Metà dei contribuenti che hanno aderito lo scorso giugno alla Definizione Agevolata chiedendo la dilazione del pagamento del debito non stanno rispettando le scadenze dei versamenti. Come reagirà il Fisco?

Rottamazione Quater e rate non pagate
I cittadini non pagano le rate della Rottamazione Quater (Cityzen.it)

Nel 2023 il Governo ha dato una possibilità ai cittadini debitore di regolarizzare la loro posizione tramite Definizione Agevolata evitando di pagare sanzioni e interessi. Tanti contribuenti hanno aderito alla Rottamazione Quater impegnandosi a restituire le somme dovute a rate, per un massimo di diciotto mensilità. Le prime dure rate si sarebbero dovute corrispondere ad ottobre e novembre 2023 nella misura del 10% ciascuna del totale. Ebbene, la metà dei cittadini è decaduta dal privilegio non avendo corrisposto le rate.

Il Governo ha compiuto un ulteriore passo verso i debitori dimostrando l’intenzione di continuare sulla strada del Fisco Amico. Nel 2024 ha prorogato le scadenza permettendo ai decaduti di rientrare nella rottamazione quater a condizione di effettuare il saldo delle prime tre rate entro il 20 marzo (inclusi i cinque giorni di tolleranza). Ora siamo al 27 marzo e non tutti i debitori hanno approfittato dello slittamento del termine ultimo del pagamento.

Cosa accadrà a chi ha saltato il pagamento delle prime tre rate

La rottamazione quater si è presentata come l’occasione di regolarizzare le cartelle esattoriali affidate all’Agenzia delle Entrate tra il 2000 e il 2022 evitando di corrispondere sanzioni e interessi. In più è stata concessa la possibilità di pagare sia in un’unica soluzione entro il 31 ottobre 2023 oppure in diciotto rate a partire dal 31 ottobre con interessi del 2% a partire da novembre 2023. 

rate rottamazione quater non pagate
Il tempo è finito, cosa accade ora (Cityzen.it)

Considerando che tanti contribuenti non hanno pagato una o più rate della dilazione è slittato il termine ultimo di pagamento delle prime tre rate al 15 marzo (20 marzo con i cinque giorni di tolleranza). Un ulteriore aiuto per evitare di dover uscire tanti soldi insieme. Chi non ha approfittato dello slittamento si ritrova ora a dover pagare tutto in un’unica soluzione. Non solo, essendo decaduto dalla rottamazione quater torneranno anche sanzioni e interessi.

Ormai è tardi per pagare i moduli allegati alla Comunicazione delle somme dovute della Definizione agevolata. Ogni scadenza è stata superata. Potrà esserci una nuova proroga della scadenza? Impossibile a dirsi in questo momento. L’unico modo per mettersi in regola con il Fisco è pagare il debito completo di interessi e sanzioni. Chi invece ha saldato in tempo le prime tre rate ora dovrà tener conto delle successive scadenze ossia il 31 maggio, 31 luglio e 30 novembre.