In questi giorni i cieli di molte regioni italiane si sono tinti di giallo a causa di un’ondata di sabbia sahariana, su cui circolano numerose teorie.
Trovare l’auto completamente ricoperta di sabbia non è piacevole per nessuno, ma in questi giorni è capitato a moltissimi italiani. Meteorologicamente parlando, si tratta di un’ondata di sabbia rossa proveniente dal deserto Sahara ed è un fenomeno che accade ciclicamente.
Ma oltre ad afa e sporco sui vetri, la sabbia in questione ha portato anche molte polemiche, dubbi, teorie complottiste e ipotesi davvero assurde. Basta fare un giro sui social per capire l’entità del fenomeno: non quello della sabbia ma delle discussioni che ha scaturito l’evento.
Si sprecano, in rete, le spiegazioni su come mai sempre più spesso la sabbia sahariana invade i cieli dell’Italia.
Gli esperti avevano annunciato questo fenomeno, spiegando che si sta verificando a causa di un certo dispiegamento di venti. L’effetto più eclatante è senza dubbio quello di auto completamente sporche e appiccicose, e anche il cielo che si tinge di un colore che va dal giallo ocra all’arancione. L’atmosfera che si respira è satura e si avverte la fastidiosa afa.
Sui social molte persone hanno postato dei video in cui, muniti di calamite, hanno attirato la sabbia che vi si è depositata, cosa che se viene fatta nelle nostre spiagge non succede.
In realtà la sabbia sahariana è davvero magnetica, come illustrato dagli esperti, perché contiene particelle di ematite, magnetite e ferro, che con un magnete molto potente possono sortire l’effetto visto nelle varie clip.
Molti però hanno ipotizzato che la sabbia caduta dal cielo sia in realtà un mix di sostanze rilasciate dagli aerei durante gli esperimenti di geoingegneria. Infatti l’inseminazione delle nuvole è una realtà che viene praticata da anni – anche se fino ad oggi negata – durante la quale vengono immessi nell’atmosfera ioduro d’argento, cloruro di sodio (sale) e alluminio.
I recenti eventi meteo estremi hanno innescato molti dubbi circa la possibilità che siano in atto esperimenti per far piovere artificialmente, e dunque la correlazione con la pioggia di sabbia.
Molti accusano i Governi, altri l’inquinamento, mentre presunti esperti danno spiegazioni su cui si dovrebbe indagare più a fondo. Fatto sta che questo fenomeno sta generando un’ondata di informazioni fasulle, che invadono la rete.
Purtroppo, stiamo assistendo al caos totale per quanto riguarda il comparto informazione, e né i social né l’Intelligenza Artificiale (che ha riempito il web di ulteriore spazzatura) aiutano ad arginare questo preoccupante fenomeno.
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