Sai leggere un verbale di invalidità? Ecco i trucchi per capire a quali benefici hai diritto

In seguito alla visita per l’accertamento dello stato di handicap viene rilasciato un verbale dalla Commissione medica. Vediamo cosa contiene e come si consulta.

Al termine della valutazione delle condizioni di salute del soggetto sottoposto a visita medica, la Commissione è tenuta a emettere un verbale, nel quale viene specificato se l’invalidità è riconosciuta o meno.

verbale invalidità civile
Cosa contiene un verbale di invalidità? (cityzen.it)

Ai fini della tutela dei dati personali, i verbali vengono emessi in due formati. Uno che contiene tutte le informazioni relative al paziente (anche i cd. dati sensibili) e un altro nel quale tali dati sono oscurati e sono indicate solo le agevolazioni a cui il disabile ha eventualmente diritto.

Nel dettaglio, nel verbale di invalidità ci sono:

  • i dati anagrafici;
  • i dati che riguardano la condizione sanitaria accertata;
  • i dati relativi alla valutazione della Commissione medica;
  • i dati relativi all’eventuale revisione.

Scopriamo quali sono le voci a cui prestare attenzione e quelle più rilevanti ai fini della fruizione dei diritti spettanti.

Verbale di invalidità: come capire quali agevolazioni spettano?

L’elemento più significativo del verbale di invalidità è, senza dubbio, la valutazione medica.

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Il verbale di invalidità contiene una serie di informazioni (cityzen.it)

La Commissione, al termine dell’accertamento delle condizioni di salute del paziente, può indicare le seguenti condizioni:

  • persona con handicap (art. 3, comma 1, Legge 104/1992)“: vuol dire che è stata riconosciuta una situazione di disabilità ma senza connotazione di gravità;
  • persona con handicap con connotazione di gravità (art. 3, comma 3, Legge 104/1992)“: indica che il soggetto è affetto da una minorazione che ha causato la riduzione dell’autonomia personale e per questo necessita di assistenza permanente, continuativa e globale. Tale situazione consente di richiedere permessi lavorativi e congedi retribuiti;
  • persona handicappata con un grado di invalidità superiore ai due terzi (art. 21, Legge 104/1992)“: denota uno stato di invalidità molto grave, per il quale si ha diritto a beneficiare della scelta prioritaria tra le sedi di lavoro disponibili.

Molto importante è anche l’ultima parte del verbale, nella quale sono contenute le informazioni riguardanti l’eventuale revisione dell’invalidità. In tal caso, sono possono essere specificate due voci:

  • esonero da future visite di revisione in applicazione del DM 2/8/2007“: indica la mancanza di futura revisione. Caratterizza i verbali dei soggetti affetti dalle patologie elencate nel Decreto Ministeriale del 2 agosto 2007, per cui si percepisce l’indennità di accompagnamento o di comunicazione. L’invalido, dunque, non dovrà più sottoporsi a visite future;
  • revisione“: indica se l’invalidità è soggetta o meno a revisione. Nel primo caso, sono specificati il mese e l’anno, mentre nel secondo caso l’invalido potrebbe comunque essere convocato per visite di controllo a campione.