Poste Italiane si ferma su tutti i fronti a causa di uno sciopero che riguarda operatori di sportello, consulenti finanziari, postini e addetti allo smistamento di lettere e pacchi.
I sindacati protestano contro alcune azioni del Governo e Poste si ferma per 24 ore. I cittadini dunque risentiranno sicuramente del disagio, perché ogni settore non sarà più operativo.
Molti sapranno che le intenzioni del Governo sono quelle di cedere altre quote di Poste e questo ha fatto scattare la protesta dei Sindacati.
Le contestazioni riguardano infatti la privatizzazione, ma anche il lavoro precario e l’aumento ingiustificato delle tariffe, a danno dei cittadini che non ottengono servizi migliori e anche dei dipendenti perché non sono previsti aumenti di stipendio.
Sciopero Poste Italiane, quando ci sarà e come funziona
Lo sciopero è stato indetto per il giorno 21 marzo 2024 e durerà 24 ore. Ad annunciarlo, Cobas Poste, Cub Poste, Slg-Cub Poste e l’Associazione consumatori utenti (Acu). I dipendenti di Poste si fermeranno a Roma e Milano.
I Sindacati hanno deciso la mobilitazione a seguito delle recenti dichiarazioni della Premier Meloni che avrebbe la “volontà dichiarata di un’ulteriore privatizzazione, del 29%, con l’obiettivo di reperire risorse per sostenere le misure annunciate nella Manovra, senza alzare le tasse.”
Ma non è tutto: lavoratori e Sindacati chiedono che non si prosegua nella politica dei contratti a termine, e del lavoro precario, che non dà futuro né alla società né all’economia. Anzi, i Sindacati chiedono a gran voce “la totale pubblicizzazione di Poste Italiane perché i servizi essenziali devono essere un diritto di tutti i cittadini in eguale misura e qualità; i profitti generati dal sacrificio dei Lavoratori devono rimanere in mano pubblica e non regalati a faccendieri e speculatori”.