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Attualità

Sciopero di Poste Italiane per 24 ore, ecco la data e perché gli uffici si fermano

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Stefania Guerra

Poste Italiane si ferma su tutti i fronti a causa di uno sciopero che riguarda operatori di sportello, consulenti finanziari, postini e addetti allo smistamento di lettere e pacchi.

I sindacati protestano contro alcune azioni del Governo e Poste si ferma per 24 ore. I cittadini dunque risentiranno sicuramente del disagio, perché ogni settore non sarà più operativo.

I lavoratori di Poste Italiane scendono in piazza – Cityzen.it

Molti sapranno che le intenzioni del Governo sono quelle di cedere altre quote di Poste e questo ha fatto scattare la protesta dei Sindacati.

Le contestazioni riguardano infatti la privatizzazione, ma anche il lavoro precario e l’aumento ingiustificato delle tariffe, a danno dei cittadini che non ottengono servizi migliori e anche dei dipendenti perché non sono previsti aumenti di stipendio.

Sciopero Poste Italiane, quando ci sarà e come funziona

Lo sciopero è stato indetto per il giorno 21 marzo 2024 e durerà 24 ore. Ad annunciarlo, Cobas PosteCub PosteSlg-Cub Poste e l’Associazione consumatori utenti (Acu). I dipendenti di Poste si fermeranno a Roma e  Milano.

I lavoratori di Poste vogliono tutelare i diritti di tutti – Cityzen.it

I Sindacati hanno deciso la mobilitazione a seguito delle recenti dichiarazioni della Premier Meloni che avrebbe la “volontà dichiarata di un’ulteriore privatizzazione, del 29%, con l’obiettivo di reperire risorse per sostenere le misure annunciate nella Manovra, senza alzare le tasse.

Ma non è tutto: lavoratori e Sindacati chiedono che non si prosegua nella politica dei contratti a termine, e del lavoro precario, che non dà futuro né alla società né all’economia. Anzi, i Sindacati chiedono a gran voce “la totale pubblicizzazione di Poste Italiane perché i servizi essenziali devono essere un diritto di tutti i cittadini in eguale misura e qualità; i profitti generati dal sacrificio dei Lavoratori devono rimanere in mano pubblica e non regalati a faccendieri e speculatori”.

Anche se i cittadini subiranno dei disagi a causa dell’assenza dei servizi di Poste è chiaro che la volontà dei lavoratori e dei Sindacati è quella di garantire diritti per tutti e la speranza è che il Governo comprenda le richieste e faccia dietrofront in merito ad un’ulteriore privatizzazione e a tutti gli altri punti sottolineati dai Sindacati.

 

Stefania Guerra

Appassionata di lettura e di scrittura creativa, autrice di un racconto e di un romanzo, opero nel copywriting e nel digital marketing dal 2018; collaboro con diversi siti di informazione e per una testata giornalistica.

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