La cistite è un problema di salute che può colpire sia uomini che donne e diventare cronico. Oggi la medicina ha trovato una nuova soluzione.
Sappiamo da una parte che gli antibiotici salvano letteralmente vite umane e riescono a sconfiggere numerose tipologie di infezioni anche gravi. Dall’altra, però, si sa che sta aumentando il fenomeno dell’antibiotico resistenza, e urge trovare una soluzione.
Grazie a uno studio, per fortuna, alcuni ricercatori hanno dimostrato che chi soffre di cistite, magari ricorrente, non dovrà più assumere (o quasi) antibiotici. Si tratta di una vittoria doppia, perché si è riusciti a trovare una terapia efficace contro la cistite e anche un modo per minimizzare gli effetti dell’antibiotico resistenza.
Vittoria della scienza contro la resistenza agli antibiotici, ecco la nuova cura per chi soffre di cistite e infiammazioni del tratto urinario
Uno studio pubblicato su BMJ fa ben sperare nella lotta all’antibiotico resistenza. Gli esperti hanno trovato una terapia alternativa ai classici antibiotici per quanto riguarda cistite e altre infezioni delle vie urinarie.
Il farmaco individuato come alternativa è la metenamina ippurato, una sostanza non antibiotica che però ha ottimi effetti nel combattere i batteri che causano le infezioni. In particolare questo farmaco agisce denaturando le proteine batteriche e non provoca dunque la resistenza.
Uno studio ha coinvolto 240 donne di età maggiore ai 18 anni che avevano episodi frequenti e recidivanti di infezioni urinarie. Il gruppo di donne è stato curato dapprima con antibiotici e poi con metenamina. Nel corso di 12 mesi gli esperti hanno visto che le donne trattate con antibiotici avevano manifestato 0,89 episodi di infezione urinaria mentre le pazienti trattate con il farmaco alternativo 1,38.
Anche se può sembrare evidente una maggior incidenza in chi non ha assunto l’antibiotico, secondo gli esperti siamo di fronte a una “equità” di risultati. E ovviamente il beneficio del trattamento con metenamina è che non innesca la resistenza agli antibiotici.
Persino per quanto riguarda gli effetti collaterali (per la maggior parte lievi) c’è da dire che entrambe le terapie hanno dato percentuali simili: si sono verificati nel 24% dei casi in chi ha preso gli antibiotici e nel 28% dei casi nel gruppo trattato con metenamina ippurato.
Naturalmente, come spesso si legge negli studi scientifici, serviranno ulteriori test per confermare o meno l’efficacia del nn-antibiotico, ma questa terapia è già disponibile e il paziente che soffre di cistite può parlarne col medico per prendere una decisione sul tipo di trattamento più idoneo al caso.