In arrivo 56.500 assunzioni nel comporto scuola in vista del nuovo anno scolastico. Si cercano docenti, educatori e personale ATA.
Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera il 7 agosto 2024 al DPR proposto da Paolo Zangrillo – Ministro per la Pubblica Amministrazione – che prevede la possibilità per il MIM di assumere 56.500 unità di personale per il prossimo anno scolastico che inizierà a settembre.
Arriva la notizia dell’approvazione delle assunzioni per l’anno scolastico 2024/2025. Si tratta di posti di lavoro da coprire nella misura di 45.124 insegnanti, 10.336 unità di personale ATA, 591 dirigenti scolastici, 406 insegnanti di religione cattolica, 43 unità di personale educativo. Per effettuare queste nuove assunzioni saranno utilizzate le graduatorie valide per l’immissione in ruolo. Siamo in attesa dei Decreti per le immissioni a ruolo del personale educativo, dei docenti di religione cattolica e del personale ATA.
Il DPR rientra in un più grande progetto di investimento nel settore educativo per rilanciare la scuola italiana. Nei piani del Governo ci sono anche interventi strutturali nonché l’aggiornamento delle competenze del personale docente. Saranno erogati finanziamenti per la digitalizzazione delle scuole e al fine di garantire l’inclusione e il benessere degli studenti, poi, partiranno dei percorsi formativi per gli insegnanti di sostegno.
Priorità è far partire il nuovo anno scolastico regolarmente, con tutti i docenti a disposizione e formati adeguatamente per sostenere positivamente tutti i ragazzi. Tra gli obiettivi c’è anche il potenziamento del sostegno per gli alunni con disabilità. Sarà richiesta una specializzazione didattica seguendo percorsi organizzati da INDIRE che dovranno essere completati entro il 31 dicembre 2025 (30 CFU). Per partecipare sarà necessario avere accumulato tre anni di servizio negli ultimi cinque (anche non consecutivi).
Le famiglie avranno anche la possibilità di fare domanda che rimanga il docente di sostegno che ha seguito il figlio nel precedente anno scolastico al fine di garantire la continuità didattica. Il Decreto Scuola, poi, prevede percorsi per docenti con titolo estero in attesa di riconoscimento a condizione che abbiano completato un corso di sostegno presso Università estere accreditate.
Per l’inclusione degli studenti stranieri, poi, ci sarà un docente incaricato all’insegnamento dell’italiano nelle classi con minimo il 20% di studenti stranieri privi di competenze linguistiche di base. Inoltre saranno garantite attività di potenziamento didattico in orario extracurriculare per le scuole con molti alunni stranieri. Il Decreto stabilisce anche che nelle classi la presenza degli stranieri senza competenze linguistiche di base dovrà essere inferiore al 20% degli alunni totali.
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