A breve scadrà il termine per il pagamento della prima rata dell’IMU. Saranno obbligati anche i possessori di immobili con utenze non attive? Ecco la verità.
Entro il 17 giugno dovrà essere versato l’acconto dell’IMU, l’Imposta Municipale Unica che obbliga tutti coloro che detengono, a vario titolo, un immobile, un terreno o un’area edificabile, ad eccezione delle abitazioni principali (se non ricadono nelle categorie catastali di lusso).
Il pagamento dell’IMU ha, tuttavia, sempre generato dubbi e perplessità in relazione a quelle ipotesi in cui sono stabilite esenzioni oppure riduzioni. Come abbiamo anticipato, infatti, l’imposta non è dovuta sulle case che fungono da abitazione principale, su alcune categorie di immobili e sugli edifici occupati abusivamente.
Ci sono, però, dei casi limite, che potrebbero generare irregolarità. Ad esempio, l’IMU va pagata per gli immobili privi di utenze oppure si è esonerati? Al riguardo, la legge è molto chiara; vediamo cosa stabilisce.
La legge non prevede eccezioni al pagamento dell’IMU nel caso di immobili sprovvisti di utenze. Anche, dunque, se mancano luce e gas, la tassa è dovuta perché si tratta pur sempre di un immobile che potrebbe essere utilizzato anche senza tali servizi.
I proprietari, tuttavia, potrebbero usufruire di importanti riduzioni o sconti, stabiliti dai singoli Comuni di residenza.
Se, infatti, la casa risulta inagibile o inabitabile, si può richiedere la riduzione del 50% della base imponibile per il calcolo dell’IMU. Per beneficiare dell’agevolazione, tuttavia, devono ricorrere due specifici requisiti. Innanzitutto, l’immobile deve essere dichiarato inagibile dall’Ufficio tecnico comunale, che dovrà riconoscere lo stato di degrado della casa (ad esempio, che si tratta di un edificio pericolante); in alternativa, è necessario che il tecnico del Comune dichiari che la struttura ha bisogno di essere restaurata, risanata o ristrutturata, perché è vecchia oppure ha degli impianti obsoleti.
Ovviamente, tali condizioni devono essere appurate tramite una precisa perizia, a carico dell’interessato. Deve, poi, essere prodotta idonea documentazione attestante le condizioni dell’immobile, che serve affinché il proprietario presenti la domanda di sconto al Comune in cui è ubicato l’edificio.
In alternativa, si può presentare una dichiarazione sostitutiva di inagibilità della casa senza utenze. Sarà, infine, il Comune a dover disporre tutti gli accertamenti in sede. In ogni caso, specifichiamo che ciascun Comune presenta regole differenti e, dunque, chi è intenzionato a ottenere lo sconto del 50% sull’IMU deve informarsi accuratamente.
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