Cronaca

Se posti qualcosa di offensivo sui social ti rovini con la nuova Legge 2024

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Alessandro Artuso

Utilizzare i social network può essere un’arma a doppio taglio: i post offensivi sono un problema da non sottovalutare. Ecco cosa si rischia. 

Scrivere sui social è ormai una consuetudine e spesso ci si trova a dover leggere dei commenti diffamanti (o quasi). Molti però non sanno che si rischia veramente tanto, basta anche una semplice emoji per incappare in un errore madornale.

Diffamazione aggravata sui social, il rischio è veramente alto – cityzen.it

La diffamazione aggravata è un rischio in cui si incorre sui social anche quando si condividono delle informazioni o si commenta il post di altri.

Offese sui social, cosa dice la legge

Facebook, Instagram, Twitter, TikTok e via dicendo sono i social più utilizzati e quelli in cui i comportamenti messi in pratica possono costare veramente caro. Ciò riguarda ovviamente conseguenze di natura legale. Quando una persona pubblica una frase oltraggiosa rischia di offendere e di essere accusata di diffamazione aggravata. Cosa succede invece quando si condivide un post offensivo scritto da un’altra persona? La risposta non è così scontata.

Social network e rischi per la pubblicazione o condivisione di post discriminatori, la legge parla chiaro – cityzen.it

Secondo quanto ribadito dall’articolo 595 del Codice Penale, condividerlo volontariamente il posto offensivo di un altro utente significa renderlo visibile ai contatti e quindi aumentare la diffusione del contenuto. Così facendo, quindi, si può essere obbligati penalmente a risarcire i danni alla vittima, ma non si è i soli. In questo caso, infatti, a farne le spese c’è anche la persona che ha condiviso per prima il post sui social network.

La diffamazione diventa aggravata in quanto il mezzo social ha una maggiore pervasività rispetto a qualsiasi altra forma di comunicazione. Al pari della televisione, infatti, può raggiungere migliaia di persone, fra l’altro in pochissimo tempo. Quindi quando si condividono contenuti, propri o di altri, bisogna sempre usare il cervello e prendere in considerazione il rischio che si possa ledere l’immagine di qualcun altro.

La legge in questo senso parla chiaro: si rischia una condanna da 6 mesi a 3 anni di carcere oppure una multa non inferiore a 516 euro. Mai come in questo caso, prima di fare qualsiasi cosa, è bene pensarci bene. Commettere un errore del genere sui social potrebbe costare davvero molto caro, non solo in termini economici. Massima attenzione quindi ai dettagli e al tenore dei contenuti, se non si vuole andare incontro a danni economici, correndo addirittura il rischio di essere perseguiti penalmente.

Alessandro Artuso

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