Maxi sequestro di carbonella con diossina e idrocarburi in tutta Italia. Oltre 50 i punti vendita che proponevano l’acquisto dei sacchetti tossici.
Il Nucleo Operativo Ecologico Carabinieri di Trento ha sequestrato sacchetti di bricchette per barbecue perché contenenti ceneri tossiche. Le grigliate sono a rischio esponendo a pericoli per la salute dell’organismo.
In estate le serate si passano all’aria aperta in compagnia di amici e parenti. Cosa c’è di meglio di una grigliata di carne, pesce, verdure accompagnata da bevande fresche per concludere una calda giornata di agosto? E ora che Ferragosto si avvicina si può pensare di organizzare un barbecue in attesa dei fuochi d’artificio. Ricordiamo che la griglia dovrà essere pulita e rovente ma non avvolta dalle fiamme, le braci non dovranno sprigionare la fiamma viva per una grigliata perfetta.
Bisogna scegliere, poi, le bricchette di carbone migliori. La carbonella di legna è ideale per un barbecue di lunga durata avendo una combustione più lenta e durando più a lungo. Attenzione, però, al sequestro di sacchi di bricchette con ceneri tossiche effettuato dai Carabinieri di Trento. Quella carbonella non deve assolutamente essere utilizzata, contiene sostanze di scarto ed è stata commercializzata con false certificazioni.
Il Nucleo Operativo Ecologico Carabinieri di Trento ha sequestrato carbonella per barbecue contenente ceneri di scarto. Le indagini del NOE hanno rivelato come le ceneri ottenute dai processi di piro-gassificazione degli impianti dell’Alto Adige non venissero smaltite come rifiuti pericolosi ma utilizzate per la produzione delle bricchette per barbecue. Si tratta di ceneri con alti livelli di idrocarburi policiclici aromatici e diossine miscelate con plastiche e leganti non naturali in impianti della Croazia e poi trasformate in carbonella venduta in tutta Europa.
Facendo una grigliata con questa carbonella si rischiava lo sprigionamento di sostanze altamente tossiche. I Carabinieri hanno sequestrato, dunque, i sacchetti con un prodotto non idoneo alla cottura di cibi. La contaminazione mette, infatti, in pericolo la salute dei consumatori. Il sequestro ha coinvolto 50 punti vendita italiani tra cui Obi Italia che ha ritirato i sacchetti incriminati e si è dichiarata parte civile nel processo contro i produttori. Responsabili della distribuzione della carbonella con ceneri tossiche una grande rete produttiva e commerciale attiva non solo in Alto Adige ma anche in Germania, Austria, Croazia, Svizzera e Serbia. In tutto i Carabinieri hanno indagato nove persone accusandole di traffico illecito di rifiuti e di frode in commercio.
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