Ottenere il rimborso delle spese mediche è possibile per tutti i cittadini, ci sono limiti specifici ma è comunque possibile.
Molto spesso non si conosce totalmente la normativa e quindi si evita di richiedere quanto spetta effettivamente per legge, andando così a perdere non solo la possibilità di uno sconto sulle tasse da pagare mediante IRPEF ma anche il mancato rimborso delle somme dovute.
Quando si risulta a credito infatti, facendo il 730, le eccedenze vengono saldate e quindi si recupera sotto forma di rimborso quanto speso per le visite specialistiche e per tutto ciò che concerne la questione sanitaria.
La presentazione del 730 per la dichiarazione dei redditi e il calcolo delle relative tasse da pagare viene effettuato andando a fare un bilanciamento tra quanto dovuto e quanto invece versato in più, al netto di detrazioni e deduzioni. In generale oltre le spese sanitarie sono molteplici i costi detraibili nella forma del 19% del reddito pagato ma ci sono varie specifiche di cui tenere conto.
Le prestazioni che vengono pagate, come visite specialistiche, esami, medicine e indagini diagnostiche possono essere sempre incluse in dichiarazione. Ci sono poi ulteriori specifiche per quanto riguarda l’assistenza medica di persone con disabilità, che quindi possono accedere a molteplici interventi andando a scaricare dal reddito anche altri costi accessori.
La questione meno nota è che tra le spese che si possono andare a detrarre vi sono anche quelle di familiari incapienti, in quel caso infatti il reddito familiare è unico e quindi si calcola lo stesso anche se la spesa non è del diretto interessato che presenta domanda, a patto che ovviamente quel soggetto sia a carico del titolare della dichiarazione.
Per capire quali spese sono ammesse si può fare riferimento alle indicazioni dell’articolo 15 del Testo unico delle imposte sui redditi. Secondo la legge del 2020 queste sono fruibili solo se effettivamente il pagamento è stato effettuato con versamento bancario o postale, quindi se ci sono dei sistemi tracciabili come carte o versamenti. La detrazione è ammessa solo per i familiari a carico.
Questo vuol dire che non si può inserire chiunque, ma in alcuni casi si può anche riportare quelle di familiari non a carico, soprattutto per spese che riguardano patologie con cui si ha l’esenzione dal ticket sanitario. Resta valido sempre il limite minimo della franchia entro cui le spese invece non sono dichiarate perché risulterebbero comunque non pagabili o detraibili, ovvero 129.11 euro.
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