Quelle che sembravano infauste casualità si stanno trasformando in eventi sempre più frequenti: continuano gli avvelenamenti da stramonio.
Di recente è venuta a galla una realtà inquietante e preoccupante: moltissime confezioni di spinaci freschi e surgelati, e preparazioni a base di spinaci, sempre fresche o congelate, sono risultate contenenti sostanze tossiche e sono sempre più numerosi i casi di tossinfezioni gravi.
Gli avvelenamenti, sempre più frequenti, hanno fatto scattare l’allerta e sono state effettuate indagini approfondite. Ecco cosa hanno scoperto gli studiosi dell’Università di Parma.
La storia nasce da alcuni casi di avvelenamento da stramonio che continuavano a salire, e molte persone hanno subito gravi danni alla salute tra il 2022 e il 2023. Dapprima in alcune Regioni del nord, ma poi il fenomeno è accaduto un po’ in tutta Italia, con un “record” a Napoli di 8 persone avvelenate.
Pochi mesi dopo, altri avvelenamenti sono stati segnalati: alcune persone avevano mangiato un prodotto surgelato a base di spinaci e mozzarella. Diverse situazioni analoghe sono emerse da segnalazioni provenienti da Lombardia e Lazio, e alla fine le autorità sanitarie nazionali hanno cominciato a indagare.
Si è compreso che nelle confezioni di spinaci sono finite anche foglie di piante tossiche, tanto da innescare numerose intossicazioni da alcaloidi tropanici.
Il problema assume ancora più rilevanza perché attualmente non esistono norme o limiti massimi per la presenza di eventuali piante nocive all’interno delle confezioni o preparazioni di spinaci in foglia. In caso di intossicazione, gli effetti possono essere molto gravi, tanto più che i soggetti colpiti sono stati ricoverati in ospedale. I bambini e le persone fragili rischiano ancora di più.
I sintomi associati da intossicazione da alcaloidi tropanici sono molto importanti:, e vanno dall’aumento del battito cardiaco alla difficoltà a deglutire e a parlare, dalla sonnolenza eccessiva al senso di nausea e vertigini, fino al delirio psicotico e allucinazioni.
Va da sé che siamo di fronte a un problema da gestire e risolvere quanto prima, perché è davvero in gioco la salute dei consumatori.
Secondo quanto scoperto dagli esperti, la contaminazione degli spinaci sarebbe avvenuta tramite le foglie di una specie di pianta tossica, la datura, e dalle analisi sono emerse tracce di atropina e scopolamina.
Fino a che le Autorità Sanitarie non prenderanno provvedimenti, è bene controllare attentamente le confezioni di spinaci che compriamo al supermercato, sia fresche che surgelate. Si tratta dell’ennesimo caso che dovrebbe far riflettere e convincere tutti a realizzare un piccolo orto, anche in balcone, che è il modo più sano e sicuro per nutrirsi perché protegge dai pericoli del cibo gestito dalle industrie.
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