Stop all’invecchiamento: è ora di portare indietro l’orologio biologico

L’età anagrafica non conta, è possibile fermare l’invecchiamento e sentirsi giovani più a lungo di quanto pensassimo. 

C’è un modo per rallentare i processi di invecchiamento biologico e riportare indietro le lancette per lasciare che l’età anagrafica sia solo un numero poco rilevante.

Portiamo indietro l'orologio biologico
Portiamo indietro l’orologio biologico (Cityzen.it)

Il problema dell’invecchiamento non è solo estetico. Ma mano che l’età aumenta si perdono le forze, ci si sente più stanchi mentalmente e poco propensi ad affrontare novità. Si inizia un periodo psicologicamente provante perché ci si rende conto che non c’è più la giovinezza su cui contare per superare ogni giornata con il sorriso sul volto. Gli anni passano, le candeline sulla torta aumentano, fisico e mente non tengono i ritmi che desidereremmo. E se vi dicessimo che c’è un modo per rallentare tutto questo?

La qualità della vita non è legata all’età anagrafica bensì all’eta biologica. Si può essere anziani nel corpo di un trentenne e giovani nel corpo di un settantenne. La cosiddetta età epigenetica ha una rilevanza fondamentale sulla salute e sulla longevità, maggiore dell’età anagrafica. Ci sono studi scientifici a supporto di questa teoria che spingono, dunque, a prestare maggiore attenzione al proprio orologio biologico.

Come ridurre l’età biologica per migliorare la qualità della propria vita

Fattori genetici, stile di vita, ambiente sono fattori che influenzano l’età biologica delle persone. Partendo da questa considerazione è possibile rallentare il processo dell’invecchiamento intervenendo sui fattori stessi, come una malattia che viene curata. Tra i fattori di invecchiamento biologico gli alti livelli di metilazione in specifiche aree del corpo. Ad alzare i livelli il tabagismo, ad abbassarli esercizio fisico e una dieta sana.

Orologio biologico, come frenare l'invecchiamento
Orologio biologico, come frenare l’invecchiamento (Cityzen.it)

Anche i danni al DNA causano un invecchiamento più veloce al pari dell’inquinamento, dello stress, del limitato contatto con la natura. Dovremmo, dunque, cambiare stile di vita per ritrovare il benessere partendo dall’alimentazione. Pochi zuccheri e grassi, ridurre il consumo di alimenti processati e carni rosse in modo tale da allontanare il rischio di obesità, ipertensione, diabete e rallentare l’invecchiamento biologico.

Gli scienziati, dunque, sono giunti a conclusioni che tutti noi conosciamo benissimo anche se spesso le ignoriamo. L’invecchiamento biologico è in parte nelle nostre mani, nelle decisioni che prendiamo e nei consigli che dimentichiamo. Una bacchetta magica che fa tornare giovani non esiste ma possiamo cambiare abitudini e stile di vita per avere un impatto significativo sulla salute e rallentare l’invecchiamento biologico. L’obiettivo di una vita sana e più lunga non può essere trascurato.