Si può usufruire del Superbonus anche dopo dicembre, ma la percentuale di detrazione ottenibile verrà ridotta. Ecco quanto spetta.
Uno dei dubbi più ricorrenti trai condomini che intendono effettuare lavori di ristrutturazione tramite il Superbonus riguarda la possibilità di iniziare i lavori nel 2024 e terminarli nel 2025. In questo caso, si perde il beneficio?
Attualmente, la detrazione ottenibile per i lavori in condominio e per gli edifici da 2 a 4 unità immobiliari è pari al 70%, se i lavori sono stati iniziati nel 2024 e termineranno entro il prossimo dicembre. Questo significa che se i lavori non verranno ultimati entro tale termine, la detrazione potrebbe ridursi o andare perduta.
Per non perdere il beneficio fiscale, è necessario che i condomini provino tutte le spese sostenute. Dal 2024, inoltre, le somme ottenibili vanno suddivise in 10 quote annuali di pari importo e non è più possibile usufruire dello sconto in fattura o della cessione del credito, ma solo della detrazione fiscale. Ma vediamo a quanto ammonta quest’ultima nel caso in cui i lavori di ristrutturazione vengano terminati nel 2025.
Il Superbonus ha subito una serie di modifiche nel 2024. Da 1° gennaio, infatti, la percentuale di detrazione fiscale ottenibile è scesa al 70% e potrà essere utilizzata esclusivamente dai condomini. In tal caso, rimane la possibilità di beneficiare della detrazione fiscale anche se gli interventi vengano ultimati nel 2025. L’agevolazione, tuttavia, scende al 65%.
Fino al mese di ottobre 2024, chi ha un ISEE non superiore a 15 mila euro e ha iniziato nel 2023 i lavori edilizi, completandone almeno il 60% può richiedere un contributo a fondo perduto all’Agenzia delle Entrate, per i costi affrontati dal 1° gennaio al 31 ottobre 2024.
Ci sono, poi, delle eccezioni, che permettono di continuare a usufruire di un’elevata percentuale di detrazione. Si tratta delle ONLUS che perseguono attività socio-sanitaria e assistenziale, che potranno ottenere il Superbonus al 110% fino al 31 dicembre 2025 per gli immobili accatastati nelle categorie B1, B2 e D4.
Anche per gli edifici che si trovano nei Comuni terremotati il Superbonus sarà del 110% fino al 31 dicembre 2025, ma solo in relazione alla parte che eccede il contributo per la ricostruzione (se corrisposto). Il Superbonus al 110% con spesa maggiorata del 50%, invece, spetta a coloro che rinunciano al contributo per la ricostruzione.
Ricordiamo, infine, che per alcuni di questi interventi si possono ancore scegliere la cessione del credito o lo sconto in fattura, in particolare per i lavori che coinvolgono immobili danneggiati dai terremoti del 6 aprile 2009 e del 24 agosto 2016.
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