La Tachipirina è uno dei farmaci più utilizzati ma spesso durante l’assunzione si sottovalutano le controindicazioni.
Tachipirina è il nome di un medicinale, ma è il principio attivo Paracetamolo il cuore del trattamento farmacologico.
Il paracetamolo si trova infatti in numerosi altri prodotti da banco utili a lenire i sintomi di disturbi lievi. Tachipirina, dunque, è utilizzata per abbassare la febbre e anche per contrastare dolori di varia natura, come mal di testa, di denti o dolori mestruali.
Ma che differenza c’è tra i vari formati? E quali sono le dosi massime giornaliere consentite? È bene essere a conoscenza di queste informazioni, perché come tutti i medicinali, anche il Paracetamolo può dare effetti collaterali, a maggior ragione se si utilizza nella maniera errata.
Tecnicamente parlando, la principale differenza tra Tachipirina 1000 e 500 è la quantità di principio attivo contenuto. La Tachipirina 1000 mg contiene quindi 1000 mg di paracetamolo, mentre la Tachipirina 500 mg ne contiene 500 mg.
Potremmo pensare che, in fondo, non ci sia molta differenza tra i due tagli, e potremmo anche distrattamente acquistarla “a caso”, magari credendo che la Tachipirina 1000 sia “più forte” e possa lenire in modo più veloce, ad esempio, un mal di testa.
La differenza di dosaggio di paracetamolo, ovviamente, è studiata in modo preciso e dunque i due tagli di questo farmaco sono pensati per rispondere a diverse esigenze.
Come sappiamo, il paracetamolo è un farmaco analgesico ma anche antipiretico, cioè toglie il dolore e abbassa la temperatura in caso di febbre alta.
In generale l’assunzione di Tachipirina è sicura, ma non bisogna abusare di questo farmaco. Il taglio da 1000 è consigliato per adulti e anziani, ma non deve essere somministrato a bambini al di sotto dei 15 anni, che invece devono ricorrere alla Tachipirina 500.
Inoltre gli esperti ricordano che la Tachipirina non va assunta in caso di febbre al di sotto dei 38°, perché si potrebbe addirittura peggiorare lo stato di salute. La febbre è una risposta immunitaria e permette all’organismo di combattere i virus. Se si blocca questo processo l’infezione non passa; al contrario, il paracetamolo serve per non far alzare troppo la temperatura, perché la febbre altissima (sopra i 40°) può causare altri tipi di scompensi a danno degli organi.
Non bisogna assolutamente poi eccedere nelle dosi giornaliere: la quantità massima per un adulto di paracetamolo è di 3000 mg se si assume formulazione per bocca, 4000 mg con le supposte. Fondamentale è chiedere al proprio medico la quantità giusta in relazione al tipo di problema di salute, a maggior ragione se siamo in ambito pediatrico.
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