Tanti soldi per i disoccupati, non solo la NASPI

La NASPI viene erogata al massimo per 24 mesi. Cosa accade dopo a quei disoccupati che non sono riusciti a trovare lavoro?

I sussidi per i disoccupati non sono limitati alla NASPI o alla DIS-COLL. Ci sono altri ammortizzatori sociali da richiedere in attesa di trovare un nuovo lavoro oppure della pensione.

Gli aiuti dopo la NASPI ai disoccupati
Gli aiuti dopo la NASPI ai disoccupati (Cityzen.it)

Restare senza lavoro è uno shock che fa vacillare ogni certezza. Ritrovarsi senza un’entrata mensile fissa significa dover rivedere le proprie priorità e ingegnarsi per trovare una nuova strada che possa portare ad una nuova assunzione. In alternativa c’è la via del lavoro autonomo da valutare anche se qui di aiuti se ne incontreranno ben pochi.

I disoccupati che perdono involontariamente il lavoro possono contare in primis sulla NASPI, l’indennità di disoccupazione erogata per un massimo di 24 mesi e di importo variabile, in base alla retribuzione media degli ultimi quattro anni. La copertura ci sarà per la metà delle settimane lavorate nell’ultimo quadriennio restando nel suddetto limite di 24 mesi. Finiti i versamenti cosa fare se non si è trovata una nuova occupazione?

Post NASPI, quali sono le strade percorribili

Il disoccupato over 60 dovrebbe cercare di trovare un’occupazione anche a tempo determinato o diversa dall’attività abituale per arrivare al pensionamento. L’APE sociale permette ai disoccupati di andare in pensione a 63 anni e cinque mesi ma servono minimo 30 anni di contribuzione. Si deve arrivare a 35 anni di contributi con Opzione Donna che permette il pensionamento a 61 anni, 60 anni o 59 anni in base al numero dei figli.

Cosa fare dopo la NASPI
Cosa fare dopo la NASPI (Cityzen.it)

L’alternativa è la pensione per i precoci. Indipendentemente dall’età si può lasciare il mondo del lavoro definitivamente con 41 anni di contributi di cui 35 effettivi. E per chi fosse ancora lontano dalla pensione? Nel 2024 ci sono due misure nuove attive, il Supporto per la formazione e il lavoro dedicato ai cittadini tra i 18 e i 59 anni e l’Assegno di Inclusione per gli over 60 o per chi vive in un nucleo dove ci sono minori e invalidi nonché persone in condizione di svantaggio sociale.

La prima misura ha un valore di 350 euro al mese per dodici mesi e serve per partecipare a corsi di formazione o di aggiornamento. La seconda misura, invece, prevede l’erogazione di circa 500 euro al mese per 18 mesi ed è rinnovabile per altri 18 mesi (con un mese di stop). Ci sono, però, requisiti reddituali, patrimoniali e un limite ISEE (9.360 euro) da rispettare per accedere alle prestazioni. Non basta essere disoccupati e aver terminato di ricevere la NASPI.