La Tesla sembra aver corretto la propria politica dei prezzi. Ecco cosa sta avvenendo nelle ultime ore nella Casa di Cupertino.
Il successo della Tesla è insidiato dai grandi produttori cinesi dell’elettrico che applicano dei prezzi, assolutamente, vantaggiosi. La possibilità in Cina di costruire vetture a basso costo, grazie a materie prime pressoché illimitate e politiche del lavoro ai limiti del rispetto dei diritti dell’umanità, ha generato una crisi interna persino per il marchio americano numero 1 sull’elettrico.
L’idea di Elon Musk era trovare una soluzione per quanto concerne l’inquinamento, creando colonnine di ricarica veloci in ogni angolo del Paese. La politica ha creato tutti i presupposti per avere un importante balzo in avanti del brand nel settore elettrico. Il problema è rappresentato dai prezzi proibitivi delle EV. Di questo passo la Tesla ha avuto un boost di vendite iniziali clamoroso, per poi iniziare a vedere un progressivo abbassamento.
A quel punto l’imprenditore sudafricano ha deciso di rivedere i prezzi della gamma. Le performance della Model Y sono ottime ma la qualità si paga. Dopo un iniziale passo indietro con una abbassamento dei prezzi, il giochino a rialzo della Tesla è arrivato puntale. Segnatevi questa data perché il costruttore californiano ha deciso di rivedere ancora la politica dei prezzi.
Tesla, nuovo passo indietro
Dal prossimo 22 marzo le EV di Cupertino aumenteranno di circa 2mila euro in determinati mercati selezionati e non ancora comunicati. Una decisione in controtendenza rispetto a quanto era stato previsto nel corso del 2023. Non è correttissimo per i clienti, ma di fatto Musk gestisce le cose a suo vantaggio. Negli Stati Uniti l’aumento avverrà a partire dal prossimo 1 aprile, 10 giorni dopo rispetto a quando si registrerà in Europa. L’elettrico ha coinvolto anche un brand come Ferrari.
Per la Model Y sarà un bagno di sangue? Difficile dirlo perché le Tesla sono diventate uno status symbol. Altre case produttrici sarebbero state, aspramente, criticate per certe pratiche ma il brand americano appare intoccabile. Nella versione a trazione posteriore e Long Range rispettivamente, il SUV elettrico era passato a 43.990 dollari e 48.990 dollari.
L’aumento dei prezzi potrebbe essere stato dovuto da un tentativo estremo di differenziare il prodotto rispetto alle nuove generazioni di EV che stanno arrivando dalla Cina a basso costo. Il sorpasso della BYD, infatti, è diventato un vero patema per Elon Musk ma a rimetterci sono, principalmente, i clienti.