Se hai bisogno anticipato del TFR, da ora puoi chiederlo subito. Attenzione alle tasse, però; ecco come funziona il sistema.
Il Trattamento di Fine Rapporto, o TFR, è un diritto di tutti i lavoratori dipendenti del settore privato. Si tratta di un risparmio che si accumula durante gli anni di lavoro per poi essere erogato alla fine del rapporto lavorativo. Ma è possibile chiedere una parte del TFR in anticipo? La risposta è sì, ma ci sono delle tassazioni particolari da considerare. Vediamo nel dettaglio.
Normalmente il TFR è accumulato fino alla fine del rapporto, al qual punto il lavoratore può scegliere se tenerlo in azienda o salvarlo da parte in un conto deposito. Esiste, però, la possibilità di chiedere un anticipo sulla somma accumulata per il TFR nel tempo. Questo è soggetto ad alcune condizioni specifiche. Prima di tutto, è necessario avere almeno otto anni di lavoro sotto il datore di lavoro corrente per poterlo chiedere.
È necessario, inoltre, avere un motivo valido che rientri in certe categorie specifiche. Queste sono l’acquisto della prima casa o dell’abitazione principale (con atto notarile documentato), sostenimento di spese mediche (con certificazione dell’ASL o equivalente privato), spese per congedi di formazioni o parentali e spese di ristrutturazione dell’abitazione principale (conta anche la manutenzione ordinaria per parti condominiali comuni). Si può chiedere fino al 70% del TFR accumulato fino a quel momento.
TFR, come chiederlo subito: le tasse
Da notare che l’anticipo del TFR avviene sotto tassazione, le cui regole sono diverse da quelle dello stipendio normale. Questa viene definita tassazione separata. Per calcolarla bisogna seguire questi passaggi:
- Calcolare la somma lorda che il lavoratore riceverà come TFR;
- Dividere l’importo per il numero di anni passati sotto il datore di lavoro al momento della richiesta;
- Moltiplicare il risultato per 12 per ottenere il reddito annuale, ovvero la base imponibile;
- Applicare l’aliquota IRPEF (il rapporto tra l’imposta calcolata sul reddito annuale e l’ammontare del reddito annuale stesso) al reddito annuale.
Da notare che l’aliquota cambia in base al tipo di spesa sostenuta con l’anticipo. Per esempio, in caso di spese mediche, si applica un’aliquota del 15% a cui si sottrae uno 0,3% per ogni anno di servizio nell’azienda dopo il 15imo.
La somma richiesta in anticipo verrà, naturalmente, detratta dal TFR ricevuto a fine rapporto. Inoltre è possibile richiedere un anticipo una volta sola, quindi è bene considerare attentamente la cosa prima di richiederlo. In definitiva, mentre si tratta di un modo conveniente e vantaggioso per ottenere soldi necessari per spese urgenti, è bene considerare le conseguenze che avrà sia sul futuro lavorativo che su quello pensionistico.