TFR, quanti dubbi: meglio un fondo pensione o in azienda? Non commettere questi errori: tutte le fasce

Il TFR, il trattamento di fine rapporto per i lavoratori dipendenti, si costruisce nel tempo ed è fondamentale per il futuro.

In Italia talvolta c’è molta attenzione ad un singolo pilastro, quello pensionistico, pensando poco o niente ad alternative che invece sono nettamente migliorate nel tempo, si sono consolidate, sono più sicure e più fruibili. Vale quindi la pena considerare come utilizzare il TFR e anche come studiare un piano di accumulo efficiente.

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Come è meglio accumulare il TFR?(cityzen.it)

Sicuramente ogni casistica è diversa quindi non esiste qualcosa che va bene per tutti, ognuno quindi deve considerare la propria posizione economica e da lì andare a intervenire per poter fruire del massimo possibile una volta lasciato il lavoro, che si tratti direttamente di pensionamento o meno.

TFR, in azienda o in un fondo pensione? Come regolarsi

Tutti i dipendenti hanno il diritto a ricevere un trattamento di fine rapporto, una sorta di importo che liquida le trattenute nel tempo e che conferisce anche una somma importante al lavoratore che vuole cambiare oppure andare in pensione. Ci sono varie opzioni ma la cosa più conveniente è sicuramente scegliere tra trattenerli in azienda, quindi saranno corrisposti alla fine proprio dal datore di lavoro, oppure versarli in modo vincolato in un fondo pensione.

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TFR qual è la scelta migliore per il futuro (cityzen.it)

Il trattamento di fine rapporto viene calcolato annualmente e poi suddiviso mensilmente in busta paga. Quindi è una voce che si può sempre visionare. Questo prevede una mensilità dello stipendio e corrisponde al 6.91% dello stipendio lordo annuo. La questione è sempre aperta perché molto spesso i lavoratori non sanno cosa fare ed è importante però eliminare ogni dubbio prima di agire.

Una questione importante riguarda l’irreversibilità della scelta che la rende così gravosa. Infatti se passare dal TFR in azienda alla previdenza complementare è possibile, il senso inverso non è consentito quindi non si può fare. Una volta che viene scelto il fondo pensione si è di fatto vincolati a quello per sempre.

Eppure, nonostante questo, le stime sono chiare ed è proprio destinare il TFR al fondo pensione la scelta migliore. Questo sia per una questione fiscale perché ciò rientra in quello che la persona può scaricare dalla dichiarazione dei redditi e sia per creare un tetto sicuro per il futuro. Il TFR in azienda non viene tassato subito ma quando il lavoratore lo riceve, il TFR nel fondo pensione verrà tassato quando il lavoratore riceverà l’importo sulla pensione.

La tassazione però è bassa, dal 9 al 15%, mentre quella per il TFR in azienda è di almeno il 23%. Appare chiaro quindi che, in questo confronto, vince sicuramente la scelta del fondo pensione. La cosa importante è capire però quale fondo sia migliore, con minori vincoli e magari anche la possibilità di sfruttare i 5 anni di ponte tra fine del lavoro ed età pensionabile.