Provare un senso di piacere nell’annusare l’odore della benzina è una delle stranezze che accomuna molte persone. Il motivo? Non c’entra l’olfatto, bensì un altro tipo di reazione che avviene nel corpo umano
Se anche voi siete una di quelle persone che ama annusare l’odore di benzina ogni volta che fate il pieno alla vostra auto o alla vostra moto, non disperate. Anzi, sappiate che è più che normale. Sono, infatti, moltissimi gli individui che adorano odorare questo aroma pungente e particolare, sebbene non faccia così bene alla salute.
Il motivo? Alcuni studiosi internazionali si sono posti questa domanda e hanno cercato di trovare una risposta che potesse fugare ogni dubbio e spiegare una volta per tutte perché gli esseri umani amano annusare l’odore di benzina.
Così come accade per tutti i diversi tipi di odore, anche quello di benzina provoca delle reazioni del tutto soggettive in chi lo odora, in base ai propri gusti e alle proprie abitudini.
C’è infatti chi odia le note pungenti che raggiungono il proprio naso ogni qualvolta ci si ferma a una stazione di servizio e si fa rifornimento al proprio veicolo con questo specifico carburante, ma c’è anche chi lo ama e non riesce a farne proprio a meno. Ciò che è certo è che l’odore di benzina è uno dei più iconici e inconfondibili tra quelli che qualsiasi persona abbia mai annusato nel corso della propria vita.
Per molti è uno dei ricordi indelebili dell’infanzia, rappresentazione di quei momenti in cui, durante un lungo viaggio, ci si fermava a fare il pieno dell’auto, così da poter poi raggiungere il luogo dove dare inizio alle proprie vacanze. L’odore della benzina attrae gli esseri umani, parecchi dei quali sentono la necessità di respirarne a pieni polmoni quando in sua presenza, anche se questa pratica sia sconsigliata.
Annusare la benzina non fa bene al corpo umano, dal momento che parliamo sempre di un carburante tossico e potenzialmente cancerogeno per il nostro organismo. Per questo, la pratica di odorare la benzina ogni qualvolta si fa rifornimento in una stazione di servizio o a un benzinaio è considerata malsana da medici e addetti operanti nel settore sanitario.
Se questo odore è dannoso, perché allora diverse persone non riescono proprio a fare a meno di annusarlo quando ne hanno la possibilità? A provare a rispondere a questa domanda è stato uno studio condotto negli Stati Uniti d’America, secondo il quale l’odore di benzina avrebbe effetti simili a quelli che molte droghe hanno sul corpo umano.
Stando a quanto analizzato dagli studiosi statunitensi, la benzina conterrebbe degli elementi paragonabili ad alcune droghe leggere, per gli effetti che riescono a provocare nell’organismo. Nel dettaglio, l’odore di benzina avrebbe la capacità di creare una vera e propria dipendenza in chi è solito annusarlo. Per questo, sebbene sia risaputo che odorare la benzina non faccia bene, molte persone non riescono comunque a sottrarsi a questo desiderio.
Ciò spiega il motivo per cui parecchi individui continuano ad annusare la benzina ogni volta che capita l’occasione, nonostante questa azione malsana sia spesso accompagnata da una sensazione spiacevole, legata a lievi vertigini.
Basandosi su quanto studiato, i ricercatori statunitensi sono quindi arrivati a una conclusione decisamente allarmante: chi ama annusare l’odore di benzina fin da piccolo, avrà maggiori possibilità di essere attratto dalle droghe una volta cresciuto. Ma perché l’odore della benzina è così apprezzato?
Prendendo in considerazione uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Discover, l’odore di benzina sarebbe così attrattivo per gli esseri umani per via di due motivi differenti.
Il primo è che il benzene (sostanza che viene aggiunta alla miscela per aumentare i livelli di ottano, ndr) con il suo odore pungente e dolciastro sarebbe in grado di innestare una serie di ricordi passati positivi, donando così un senso di piacere (es: un viaggio di vacanza con tutta la famiglia).
Il secondo motivo si basa, invece, sul possibile effetto che l’odore della benzina avrebbe su alcuni nervi recettori presenti nel corpo umano.
Il benzene sarebbe infatti in grado di provocare nella mente umana un temporaneo effetto di euforia, simile a quello indotto dall’alcol o dall’inalazione di altri idrocarburi.
Parliamo, più approfonditamente, di un processo biologico, durante il quale i nervi si intorpidiscono e si attiva la via mesolimbica, elemento indispensabile nel cosiddetto sistema di ricompensa, il quale spinge essenzialmente a desiderare sempre di più ogni volta che ci si ricompensa con delle sensazioni piacevoli.
Si tratta dello stesso identico meccanismo che molte volte si attiva con alcuni tipi di dipendenze, come quelle dall’alcol, dalle droghe, dal sesso o dall’uso spasmodico di dispositivi elettronici (es: smartphone e videogames).
Quanto appena descritto, spiegherebbe il perché siamo così attratti dall’odore di benzina, sebbene esso non faccia bene. È infatti doveroso ricordare come inalare benzene sia tossico per il proprio organismo.
Parliamo pur sempre di una sostanza cancerogena, che l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (l’IARC, ndr) ha classificato nel Gruppo 1, ovvero in quello in cui sono racchiuse tutte le sostante dotate di una sicura capacità di generare un cancro negli esseri umani.
Per questo, il consiglio è quello di evitare sempre di odorare la benzina, sia per un discorso di salute che di benessere generale. Secondo quanto appurato da uno studio condotto all’Università del Cairo, in Egitto, i vapori emessi dai tubi di scappamento delle auto o delle moto sono portatori di ansia, stress e nervosismo.
Il prodotto della combustione della benzina può generare possibili attacchi di panico nelle persone, soprattutto in quei soggetti considerati come predisposti. Una condizione che concorrerebbe a instillare un senso di rabbia e frustrazione negli automobilisti, in particolar modo quando bloccati nel traffico e fermi in coda.
In questi frangenti, respirare continuamente alte dosi dei fumi emessi dai tubi di scarico genera ansia e rabbia, finendo così spesso per accendere gli animi.
Non solo. Come dimostrano alcuni esperimenti compiuti su delle cavie da laboratorio, i gas emessi dai tubi di scappamento provocano anche alcuni danni alle cellule cerebrali, oltre che possibili problemi all’apparato cardiocircolatorio, allergie e aborti.
Tutti dati riportati in un articolo pubblicato sulla rivista BMC Physiology e che dovrebbero farci riflettere profondamente sulle nostre abitudini di vita quotidiane.
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