Tiberio Timperi, giornalista e conduttore Rai, ha denunciato suo social la sua disavventura: è stato costretto a rivolgersi alle autorità.
Volto Rai consolidato, Tiberio Timperi conduce tutti i giorni I Fatti Vostri, storico format del secondo canale della rete di stato. Ha debuttato in tv come giornalista per poi approdare alla conduzione e oggi è un personaggio molto amato dal pubblico. Diretto e sincero, Timperi non ha mai esitato a dire quello che pensa, anche se in alcune circostanze è apparso scomodo e inadeguato. Molto attivo anche sui social, nei giorni scorsi ha fatto una denuncia che spera possa essere utile. Il conduttore è stato costretto a rivolgersi alle autorità, rivelando cosa gli è successo.
“Dura tutto pochi secondi”, ha dichiarato Timperi sui social. Il conduttore è stato vittima d’una truffa molto comune. Le forze dell’ordine in più occasioni hanno messo in allerta i cittadini invitandoli a stare attenti alla nota “truffa dello specchietto”, un modus operandi frequente subito da molti, soprattutto nelle grandi città. Tiberio Timperi ne aveva sentito parlare, ma ora che l’ha vissuta da vicino l’ha raccontata sui social. Il racconto del giornalista lascia senza parole, ma sicuramente è d’aiuto per allertare l’attenzione e per non farsi raggirare.
“Bonk. Il rumore sordo di un oggetto lanciato contro la fiancata della Honda che sto guidando. Roma, Via Flaminia direzione Tor di Quinto, altezza campi rugby. Accade nel primo pomeriggio. Sono in corsia di sorpasso. Al mio fianco una Mercedes classe A, argento metallizzato che ha appena scartato verso di me. Il conducente sta chiudendo il finestrino, evidentemente dopo aver lanciato l’oggetto”, ha esordito Timperi.
Il conduttore sin da subito ha capito che c’era qualcosa d’anomalo e così ha provato a filmare la situazione. Infatti ha poi concluso: “È furbo. Guida in maniera da non farmi vedere la targa. Attimi concitati in mezzo al traffico mentre cerco il telefono per riprendere. Rallento. Mi allargo sulla sinistra. Si affianca. Riabbassa il finestrino. A cenni indica la fiancata e mi fa cenno di fermarmi.”
Il giornalista non si è fermato, ha ripreso parte della scena e nonostante la coppia sulla cinquantina gli ha fatto cenno d’avere la sua targa è rimasto calmo e si è diretto verso i carabinieri mentre l’auto incriminata ha svoltato: “Peccato però che invece di seguirmi, più avanti ci sono i Carabinieri di Tor di Quinto, lui svicoli per il Fleming. Evidentemente il mascalzone conosce bene la zona.”
L’auto di Timperi non ha subito nessun danno: la fiancata è infatti integra. Il giornalista ha poi dato alcuni consigli su come fronteggiare la nota truffa: non farsi prendere dal panico, mai fermarsi, e dirigersi verso la stazione di polizia più vicina.
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