Alla ricezione di telefonate da numeri sospetti, attenzione a questa parola da non dire: quali i rischi e di che truffa, i dettagli
Quando si parla di offerte e di proposte, che possono giungere per via telefonica da parte di malintenzionati, occorre prestare attenzione a diversi aspetti, tra cui anche una parola da non pronunciare, poiché il tutto potrebbe legarsi, in alcuni casi, ad un tentativo truffaldino.
Tra le varie telefonate che possono esser ricevute dagli utenti, vi sono anche quelle che possono giungere da numeri sospetti o malintenzionati, a cui sarebbe bene proprio non rispondere. Qualora però ciò dovesse accadere, spiega nell’approfondimento Trend Online, c’è una parola che non andrebbe detta. È una parola semplice, ovvero il “Sì”, che potrebbe però portare a problemi di varia natura.
Talvolta, il “sì” è contenuto già quale forma di cortesia nella risposta alla telefonata, dopo il “pronto”. In caso contrario, gli eventuali malintenzionati potrebbero tentare di indurre a pronunciare il “si”, ad esempio con una domanda posta a confermare l’identità dell’utente, nel frattempo ignaro di tutto. Si legge, che l’eventuale telefonata da parte dei malintenzionati può terminare una volta pronunciato il “si”.
Infatti, nei casi dalla maggior gravità, si fa riferimento ad un fenomeno che prende il nome della “truffa del sì”, laddove ad esser utilizzate potrebbero essere parti dell’audio dove sono posti quesiti a proposito del cambio del contratto oppure fornitura, e al termine degli interrogativi si inserirebbe il presunto consenso, ovvero il “sì“. Il risultato finale, in tal caso, sarebbe quello di una chiamata completa, che apparirebbe comitale e con tanto di proposte accettate.
Lo scenario sopra indicato potrebbe dunque in alcuni casi portare al rischio “truffa del sì” e, di conseguenza ad un accordo mai realmente sottoscritto, con un servizio che non serve, eventualmente disagi sulle forniture e il relativo iter da seguire per risolvere la situazione. Per tale ragione è bene prestare attenzione alla parola da non dire in presenza di telefonate sospette e di numeri dubbi.
Come spiega Trend Online, intanto la legge si sta muovendo, e dal 24.03.24 dovrebbero entrare in vigore alcune modiche al codice che regola le comunicazioni di natura elettronica. Si legge di sanzioni maggiormente pesanti per coloro che facessero pubblicità aggressiva e non desiderata, o per coloro che chiamassero a chi si fosse iscritto al registro delle opposizioni.
In ogni caso, vi sono comunque dei consigli da mettere in pratica, in primo luogo evitando di rispondere ad un probabile spam, oggi segnalato dal telefono in virtù degli specifici altri ed applicazioni per il blocco. Così facendo si evita sia il rischio di incorrere in eventuali truffe che furti di dati.
Se si intendesse rispondere ma non si fosse certi del chiamante, sarebbe bene non pronunciare mai “sì“, e limitandosi al “pronto”. Se i dubbi persistono e si intendesse ascoltare le parole di chi si trova dall’altra parte, sarebbe bene consultare la lista delle info che non vanno mai rivelate, si legge ancora.
Si tratta ad esempio dei dati di pagamento, così come codice fiscale, codici clienti e dati personali, compresi nome e cognome. Occorre anche ricordare che, ad esempio, la banca non chiede mai dati sensibili via telefono. È bene dunque prestare attenzione a questi ed altri aspetti che è opportuno approfondire presso esperti del campo e professionisti del settore per saperne di più e chiarire ogni dubbio al riguardo.
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