Ciò che emerge da un’inchiesta e dalle immagini trasmesse da “Report” rivelano le torture perpetrate negli allevamenti dei suini.
La Procura di Pavia ha aperto un’indagine a seguito di rivelazioni scioccanti su cosa avviene negli allevamenti di suini. Il caso è stato sollevato probabilmente dalla nota trasmissione Report, nonché da associazioni che tutelano i diritti degli animali, ma purtroppo non siamo di fronte a una novità.
Sembra che il problema non sia solamente relativo all’abbattimento degli animali a causa della peste suina, ma che ci sia una “cultura della violenza” che regna sovrana negli allevamenti, e non solo in quelli dei suini.
Cosa succede davvero negli allevamenti dei suini – e di altri animali – è una verità scomoda che nessuno vuole guardare in faccia
Di recente sono stati abbattuti ben 10 mila suini in vari allevamenti della Lombardia, a causa – si dice – di focolai di peste suina.
Gli animali sono stati uccisi con procedure di elettrificazione di massa, e l’immagine che ne scaturisce non può che suscitare sdegno. Innanzitutto la procedura di elettrificazione non dovrebbe essere eseguita su tanti capi di bestiame contemporaneamente, ma non è tutto qui.
La trasmissione Report, in una puntata mandata in onda su Rai3, aveva diffuso immagini di come vengono trattati gli animali (suini, in questo caso) negli allevamenti italiani. Gli stessi allevamenti che poi ci vendono carni e insaccati “made in Italy”, come se fosse un vanto, come se in Italia gli animali fossero allevati e lavorati meglio che in altri Paesi. La realtà è tutt’altro che questa.
La scioccante verità divulgata da Report, ma che associazioni per animali denunciano da anni, inascoltate, ha costretto la Procura di Pavia ad aprire un fascicolo su maltrattamenti di animali di varie gravità. Anche il ministro dell’agricoltura, Francesco Lollobrigida, è stato chiamato alla Camera dei deputati per fornire spiegazioni riguardo a questo increscioso evento.
“Chi ha autorizzato l’elettrocuzione, pratica sconsigliata su così tanti maiali, e perché?
C’è un’emergenza benessere animale, fondamentale anche per evitare il rischio di propagazione di malattie?” sono i punti su cui si è soffermata l’inchiesta, mostrando l’inferno che gli animali vivono all’interno degli allevamenti colpiti dalla malattia infettiva.
È ciò che denuncia, tra gli altri, Report. In un lungo post, dedicato ai fatti, si legge anche che il problema non risiede “solamente” nell’abbattimento crudele e di massa di suini a causa della presenza di peste suina africana.
Anche senza essere esperti, ci si chiede infatti com’è possibile che – una volta individuati alcuni capi malati – non si riesca a contenere l’infezione senza ricorrere a metodi brutali e inumani.
Inoltre le parole di una collaboratrice dell’associazione “Essere animali”, tra il 2019 e il 2020, come riporta sempre il post su Instagram di Report, “ha filmato alcune immagini che Report ha mostrato in esclusiva sul trattamento degli animali: suinetti morti perché erano state movimentate le scrofe da gravide, un animale trascinato con la catena e la macellazione clandestina in allevamento“.
Indipendentemente dalle malattie, dunque, emerge che all’interno degli allevamenti chi dovrebbe prendersi cura degli animali (seppur per fini di mero profitto) preferisce agire con quotidiana e inutile violenza: calci, pugni, bastonate, e altre atrocità che farebbero inorridire chiunque.
Una verità, questa, che non dovrebbe rimanere nascosta tra le pieghe della Giustizia, che pure deve fare il suo corso, ma che dovrebbe essere ampiamente diffusa affinché atrocità del genere non accadano mai più, in nessun allevamento.