Un posto al sole finisce al centro dell’attenzione per Ciro di Maio, l’attore è finito in tribunale e le accuse sono davvero gravissime.
Si torna ancora una volta a parlare della soap opera di Rai 3 che ogni giorno, nel corso della settimana va in onda con una nuova puntata nella fascia preserale, puntate che riscuotono sempre un grande successo e che il pubblico apprezza, nonostante il passare del tempo.
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Eppure il motivo che conduce la soap opera al centro dell’attenzione ha a che fare con uno degli attori che ci hanno recitato in passato, stiamo parlando di Ciro Di Maio. Il giovane è finito in Tribunale e la Procura di Milano ha chiesto per lui il giudizio immediato
Una situazione davvero incresciosa davanti alla quale nessuno si sarebbe mai aspettato di vederlo trovarsi e come se non bastasse le accuse a suo carico sono davvero molto gravi. Entriamo nel vivo della questione e scopriamo di che cosa è accusato.
Un Posto al Sole, Ciro Di Maio accusato di possedere la droga dello stupro
Proprio cosi, Ciro Di Maio, l’attore che in passato ha anche preso parte a Un posto al sole è finito davanti il Tribunale con l’accusa di avere importato 3 litri di GBL, la cosiddetta “droga dello stupro”: viaggiava dentro bottiglie che riportavano l’etichetta di banale silicone, ed era stata pagata in bitcoin. Cosi come si legge dalla nota ufficiale: “I flaconi pieni di sostanza stupefacente sono arrivati all’aeroporto di Malpensa con una spedizione dalla Cina con destinazione Milano”.
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Secondo le ricostruzioni, l’arresto del giovane parte da una spedizione fatta del carico arrivata alla Cargo City dell’aeroporto di Malpensa e poi intercettata dalle Fiamme Gialle: con l’autorizzazione dell’autorità giudiziaria di Busto Arsizio, i finanzieri hanno seguito la consegna in incognito ed a distanza, fino all’arrivo dei flaconi all’indirizzo del destinatario, a Milano. Inseguito quando il giovane è finito davanti il giudice per le indagini preliminari, l’attore si avvalso della facoltà di non rispondere, ammettendo solo: “La droga era per uso personale. Non l’ho mai ceduta ad altri”.
Insomma una situazione davvero particolare in cui il giovane non è la prima volta che si trova davanti, già in passato si era trovato nella medesima situazione: adesso non resta che aspettare che la giustizia faccia il suo corso e scoprire quale saranno le conseguenze che lo riguarderanno.