Scopriamo come riconoscere la truffa che sta spopolando per le strade italiane. Una donna con il pancione fa finta di essere stata investita.
Non ci si può fidare di nessuno, nemmeno delle donne incinta (o presunte tali). I malintenzionati le inventano tutte per truffare poveri malcapitati che per la paura cadono nel tranello.
Mai pensare di conoscere tutte le truffe che circolano per il web e non solo. Cyber criminali e malintenzionati di vecchio stampo trovano sempre nuove idee per raggirare il prossimo. Cercano di far leva sulle paure delle persone per costruire una trappola efficace che lasci poco scampo.
Le vittime preferite sono gli anziani soprattutto quando si parla di phishing o smishing ossia tentativi di truffa telematici, via email o sms. Ma non bisogna credere che essendo meno avanti con gli anni si sia esenti dal pericolo di essere truffati. C’è un raggiro inaspettato che sta mietendo parecchie vittime e stavolta non viene dal web ma dal mondo reale. Si torna ai vecchi metodi, ad imbrogli diretti volti a sorprendere il malcapitato di turno.
I truffatori stanno agendo in Campania (a Piana di Sorrento) e fanno leva sulle proprie capacità attoriali che potrebbero impiegare in modo più proficuo e soprattutto lecito. Raccontiamo la storia di un anziano vittima della truffa. L’uomo ha ricevuto una telefonata. All’altro capo un finto maresciallo dei carabinieri che avvisa del fatto che il figlio dell’anziano ha investito una donna incinta.
Il finto maresciallo continua dicendo che il figlio non ha prestato soccorso e che il legale della vittima ha consigliato di chiedere un risarcimento di 30 mila euro per chiudere le questione velocemente, senza denuncia penale. Come al solito la truffa vuole spaventare la vittima per spingerla ad agire impulsivamente e a dare i soldi subito. Il racconto ha lieto fine perché il figlio ha contattato il padre prima che questo procedesse con un bonifico ai truffatori.
Subito hanno denunciato l’accaduto ai Carabinieri. Questi hanno organizzato un incontro per la falsa consegna del denaro che ha avuto come conseguenza l’arresto di una truffatrice, una donna di 22 anni ora costretta agli arresti domiciliari per tentata truffa. A breve si prevede l’arresto dei complici. Quella raccontata è una delle tante versioni di raggiro che circolano. Bisogna stare attenti, non cedere al panico ma chiudere la chiamata e contattare immediatamente il parente che avrebbe commesso un illecito citato dal presunto Carabiniere o comunque dall’interlocutore.
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