Le famiglie che intendono installare i pannelli fotovoltaici per un risparmio in bolletta possono richiedere il reddito energetico.
Soddisfacendo alcune condizioni sarà possibile ottenere il reddito energetico, un incentivo nazionale che già alcune Regioni hanno anticipato nel 2023. Vediamo chi potrà avervi accesso e da quando.
Seguire la transizione green non è semplice perché per ridurre i consumi energetici, gli sprechi e le emissioni inquinanti occorre spendere tanti soldi. Nel contesto attuale la maggior parte delle famiglie non ha i risparmi necessari per riqualificare l’abitazione dal punto di vista energetico né per comprare un’auto ibrida o elettrica né può concedersi la richiesta di un finanziamento per dirottare in direzione green. L’Europa esige un cambiamento ma deve fornire le risorse agli italiani per poterne fare pare.
I Bonus edilizi si rivelano alquanto inutili da quando lo sconto in fattura e la cessione del credito non possono più essere richiesti. Prevedono solo la detrazione e ciò significa anticipare di tasca propria la spesa degli interventi. Difficile considerando che si devono installare i pannelli solari, sostituire gli infissi, cambiare la caldaia e così via per un totale tra i 35 mila e i 60 mila euro. Bisogna agire, dunque, un passetto alla volta magari sfruttando il reddito energetico.
Cos’è il reddito energetico e chi può richiederlo
Il reddito energetico nasce con l’obiettivo di favorire la svolta green sostenendo le famiglie a basso reddito e in condizioni di disagio energetico nell’installazione dei pannelli fotovoltaici. I vantaggi per il nucleo familiare sarà quello di ridurre i consumi energetici, per l’Italia la riduzione della dipendenza da fonti energetiche non rinnovabili.
Dal 1° gennaio 2024 le famiglie con ISEE basso – entro i 15 mila euro o 30 mila euro se nel nucleo ci sono quattro figli minimo – possono richiedere l’incentivo che non è cumulabile con altri contributi o agevolazioni (per esempio l’Ecobonus). Condizione necessaria la residenza nella Regione in cui viene richiesto l’incentivo economico. La misura prevede il diritto all’autoconsumo ossia la possibilità di trattenere e usare il 100% dell’energia prodotta.
Non sarà possibile, invece, accumulare l’energia non utilizzata che dovrà essere ceduta al Gestore dei Servizi Energetici. Altro requisito è che il beneficiario del contributo abbia il diritto legale della struttura in cui verrà installato l’impianto fotovoltaico. Dovrà peraltro impegnarsi a mantenerlo in funzione per un determinato periodo di tempo. Il valore massimo di ogni impianto è di 11 mila euro. Per inoltrare domanda di incentivo bisognerà accedere al portale del Gse per poi firmare la convenzione proposta.