Sempre più persone scelgono di seguire la dieta intermittente. Gli effetti benefici sull’organismo sono numerosi e vanno oltre la semplice perdita di peso.
La dieta intermittente, detta anche digiuno intermittente, è un efficace alleato per coloro che vogliono dimagrire in poco tempo, anche perché non va effettuata sempre, ma solo per 2 o 3 giorni a settimana.
Consiste nel rimanere digiuni per 12,14 o 16 ore dall’ultimo pasto. La formula più usata è quella “16/8”, con il quale si altera il digiuno di 16 ore a intervalli di alimentazione di 8 ore. Nelle ore in cui non si consuma cibo, è possibile ingerire bevande non caloriche, come acqua, tè, tisane e caffè senza zucchero.
In pratica, si prolunga il periodo di naturale digiuno notturno che si segue durante il sonno, estendendolo a una parte della giornata. Ma quali sono i vantaggi di questo piano alimentare?
Per effettuare il digiuno intermittente è preferibile fare la prima colazione tra le 7 e le 9 e il pranzo tra le 13 e le 15. Dopo quest’orario, si consiglia di osservare le 16 ore di digiuno. I giorni delle settimana per seguire questo regime vanno dai 2 ai 5, a seconda delle condizioni fisiche degli interessati.
Seguendo queste regole, è possibile perdere tra il 3% e il 7% del peso corporeo in circa un mese (per esempio, una persona di 80 kg dimagrire di circa 4- 5 kg). Ma il digiuno intermittente serve anche a prevenire delle gravi patologie, come il diabete, il colesterolo alto, le cardiopatie, le malattie neurodegenerative e l’ipertensione.
Il motivo risiede nella secrezione di GH, la cd. somatotropina, noto come “ormone della crescita”. Il GH rafforza la composizione corporea, tonifica i muscoli, aumenta la massa muscolare e agevola la lipolisi, ossia il procedimento di smaltimento del grasso corporeo.
Come sosteneva Umberto Veronesi, la dieta intermittente ha i benefici di migliorare la regolazione ormonale, ridurre l’infiammazione e incentivare l’autofagia cellulare. Per questo motivo è particolarmente indicata nella prevenzione di alcuni tipi di cancro, come quello al seno.
Durante il periodo di alimentazione, poi, sarebbe opportuno seguire una dieta mediterranea, prediligendo alimenti vegetali, cereali, legumi e pesce e limitando il consumo di zuccheri raffinati e grassi saturi.
Prima di intraprendere la dieta intermittente è, ovviamente, necessario consultare un medico specializzato, per prevenire i possibile effetti collaterali nei primi giorni, come affaticamento, mal di testa, disturbi del sonno e della concentrazione.
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